Formazione

Ogm: le Regioni propongono l’uso ‘no-food’

Quasi pronta la bozza del protocollo con il Ministero delle Risorse agricole

di Redazione

Compiere ulteriori accertamenti sulle piante in campo e sui raccolti e, nel caso di esito positivo agli Ogm, non distruggere il prodotto ma destinarlo a usi non alimentari. Sarebbe questo il contenuto della bozza di protocollo operativo per definire il quale oggi si sono incontrati a Roma tecnici e funzionari delle Regioni Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna. Presenti all’incontro, convocato dal capo dipartimento della qualita’ dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Risorse agricole, Giuseppe Ambrosio, anche rappresentanti dell’Associazione italiana sementi. Il documento prevederebbe che, qualora invece si riscontrasse la positivita’ del mais, si imponga la segregazione del raccolto e la destinazione ad usi industriali non alimentari o comunque conformi a quanto ammesso dalla legislazione. I rappresentanti delle quattro Regioni torneranno a incontrarsi martedi’ prossimo, 12 agosto, e, a quanto si e’ appreso, si dovrebbe arrivare alla sigla finale del documento.

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